La storia di Moltrasio

“…Poi Moltrasio rinomato per le ardesie tegolari,per sassi marmosi da fabbrica,e pei crotti eccellenti a conservar il vino.Sono tane aperte a forza nel ceppo,singolarmente in una valletta spruzzata da un torrente,che talora gonfiandosi assume maestosa bellezza:il costante orezzo che spira in quelle grotte mantiene una temperatura più che fresca.ivi grandeggia il palazzo Passalacqua,architettura di Felice Soave, e i cui giardiniscendono digradando fino al lago.Vi sovrasta la severa cima del San Bernardo,e gli infimi clivi son rivestiti divigne e d’uliveti…”

fotowordpress

Cosi si parla di Moltrasio nel lontano 1847,sulla Guida al Lago di Como e alle strade di Stelvio e Spluga.Moltrasio è situato sulla sponda occidentale del Lario,e svariate sono le origini del suo nome. La prima dice che il nome originale era Monte Larice o Monte dei Larici, poi, essendo stato raso al suolo, divenne Monte Raso, quindi Moltrasio. Sulla causa c’è chi dice sia dovuta ad un incendio, chi invece al seguito di una battaglia coi nemici di Torno.Una seconda versione parla di luogo dove si ricavava la malta (nel dialetto locale molta). Infine c’è chi attribuisce il nome al fatto di trovarsi tra i monti.

 

Moltrasio vanta origini molto antiche.Sono stati trovati nel suo territorio un pavimento romano a mosaico,alcuni utensili e un’ascia di rame databile all’incirca 2000-2500 anni fa.Intorno al 1100 venne edificata la chiesa romanica di Sant’Agata,tuttora esistente.

Chiesetta di Sant'Agata - MOLTRASIO - inserita il 22-May-10
Sant’Agata oggi

Nel 1292 Moltrasio,acquisì il titolo di borgo e intorno al 1400 quello di cittadinanza comasca,che comportava agli abitanti alcune agevolazioni.Intorno al 1410 venne costruita la chiesa di SanMartino et Agata,per sostituire l’ormai vetusta chiesa diSant’Agata.Nel 1522 venne attaccato dagli abitanti di Torno,rivali di Moltrasio.Il paese venne depredato e saccheggiato.Intorno al 1620 Moltrasio,fu pesantemente colpito dalla peste,che ridusse di molto la popolazione.Gli ammalati venivano portati all’interno della chiesa di Sant’Agata,utilizzata come lazzaretto.Intorno alla metà del 1700 venne costruita la Villa Passalacqua,costruita su un precedente palazzo della Famiglia Odescalchi e commissionata dal Conte Andrea Passalacqua all’architetto Felice Soave.Insieme alla villa venne costruito il giardino a terrazze digradanti fino al lago,sotto di esso venne costruita una fitta rete di sotterranei e pochi anni dopo,poco distante dalla villa,venne costruita la darsena.

La villa Passalacqua,il suo giardino e la darsena,in un’antica stampa di inizio Ottocento.
La Villa oggi

 

Nel 1828,ospite della famiglia Cantù,soggiornava a Villa Erker il famoso compositore Vincenzo Bellini,che qui scrisse La Sonnanmula e La Straniera,che ebbero trionfale successo al Teatro della Scala nel 1829.Nel 1855 venne costituito il Corpo Musicale Moltrasio,ancora oggi in piena attività.Nel 1880 venne costruito il pontile della navigazione,ristrutturato nel 1940 e più recentemente nel 2015

Nel 1902 venne costituita la Canottieri Moltrasio,che vanta tra i suoi atleti campioni mondiali e venne costituita la Cooperativa Moltrasina,luogo di incontro e cene per le persone del paese.A tutt’oggi risulta in attività,contemporaneamente al Crotto Valdurino,storico ristorante costituito nel 1905

La Cooperativa Moltrasina,in una foto notturna

 

La Canottieri Moltrasio,storica associazione sportiva di Moltrasio

.Nel 1910 venne costruito l’Asilo Comunale e nel 1928 la nuova Scuola Elementare.Nel 1935 venne completamente ristrutturata la Piazza San Martino e parzialmente l’omonima chiesa,creando l’Oratorio e spostando la sede del Comune in un’altro palazzo.Nel 1945 ,presso Villa le Rose,soggiornò il Ministro Inglese Winston Churcill,sotto le mentite spoglie di una vacanza di piacere.Il suo soggiorno sembra dovuto ad un misterioso carteggio avuto con Mussolini ,poco prima della sua morte a Giulino di Mezzegra.Negl anni 60,per Moltrasio venne costruito un tratto  della Variante Pizzo-Torrigia,che procurò alcune ferite all’ambiente.

 

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